Attività di integrazione e supporto (Piano di inclusione)

ATTIVITÀ DI INTEGRAZIONE E SUPPORTO (PIANO DI INCLUSIONE NAI-H-DSA-BES-ISTRUZIONE OSPEDALIERA e DOMICILIARE- CIC)

La scuola si impegna a fornire ausili ed interventi specifici per studenti in qualunque modo svantaggiati, nell’intento di favorire la loro integrazione scolastica.

Nei consigli di classe di ottobre/novembre vengono presi in esame i casi di alunni con BES (Bisogni Educativi Speciali), utilizzando una scheda di osservazione, con specifici indicatori.

Nel caso in cui i Consigli di classe individuino studenti con BES, provvedono a redigere un Piano didattico Personalizzato (PdP) con le indicazioni specifiche per materia, a firma anche dei genitori degli studenti. Il PdP può essere anche temporaneo in base ai bisogni dello studente interessato. Nel corso dello scrutinio di gennaio e nel corso dei Consigli di classe di marzo e maggio si effettuano successive verifiche, per eventuali adattamenti del PdP.

Attività integrazione alunni stranieri (NAI)

Il liceo Copernico è inserito dal mese di aprile 2014 nella rete di scuole che ha aderito al Protocollo per l’accoglienza e l’inclusione degli alunni stranieri sottoscritto dalle direzioni didattiche e istituti comprensivi della città di Bologna. Nella rete il liceo Copernico ha funzione di scuola-polo per l’area nord-est, in collaborazione con l’IC7, che assume un ruolo analogo per le scuole secondarie di primo grado. La funzione delle scuole polo consiste nello svolgere la prima accoglienza e l’orientamento per i minori stranieri di recente arrivati in Italia (NAI) accompagnandoli e monitorandoli nel percorso scolastico più appropriato.

Oltre a ciò il liceo Copernico è dotato dal 2008 di un proprio Protocollo d’accoglienza interno, successivamente aggiornato con gli accordi e le direttive vigenti1, che riguarda gli alunni stranieri effettivamente iscritti al liceo; il protocollo riguarda perciò, oltre ai NAI di cui sopra, anche studenti già inseriti nella scuola italiana che evidenziano ancora difficoltà dovute all’origine non italiana.

Il protocollo d’accoglienza è un documento che viene deliberato dal Collegio Docenti. Contiene criteri, principi, indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni non italiani, definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici in materia, traccia le diverse fasi dell’accoglienza e individua pratiche condivise per quanto concerne:

• inserimento e integrazione degli alunni non italiani

• strategie di sostegno all’apprendimento, in particolare per quanto riguarda la lingua 2

• successo scolastico e valutazione

Occorre qui premettere alcune osservazioni sulle peculiarità della presenza di alunni non italiani nei licei. E’ vero che si tratta di un fenomeno limitato rispetto ad altre scuole superiori e, anzi, gli studenti appena arrivati dal paese d’origine sono piuttosto rari. D’altra parte il tipo di studio che si richiede dagli studenti del liceo può mettere in difficoltàanche ragazzi che apparentemente hanno una buona conoscenza della seconda lingua, perfino quando si tratti di immigrati di seconda generazione, i quali soffrono di carenze linguistiche specifiche, facilmente confuse con la mancanza di impegno o di capacità. Le difficoltà suddette, o un’imperfetta conoscenza del sistema scolastico italiano da parte dei ragazzi e delle loro famiglie, determinano molto spesso l’abbandono scolastico, con migrazione ad altre scuole tradizionalmente ritenute “più facili”. Questo ovviamente è in contraddizione con la prospettiva di un’integrazione bene equilibrata fra i diversi tipi di scuola, come sarebbe invece auspicabile.

Pertanto l’azione programmata si articola su diversi obiettivi:

• organizzare l’accoglienza degli alunni appena arrivati dal paese d’origine.

• migliorare la comunicazione con le famiglie per un più corretto orientamento e riorientamento

• mettere a fuoco le difficoltà espressive che derivano specificamente dal bilinguismo, cercando le strategie più adatte per superarle, compatibilmente con le esigenze di un curriculum scolastico che è già notevolmente impegnativo.

• prevenire il disagio nei minori stranieri e favorirne l’integrazione con gli studenti italiani.

Prima accoglienza per i nuovi arrivi (NAI)

Al primo ingresso nella scuola il personale di segreteria prende nota dei dati del minore e di chi lo accompagna. Se la famiglia si è presentata autonomamente2 verifica che la zona di residenza sia nell’area nord-est, in caso contrario la indirizza alla scuola polo di pertinenza. Fissa un appuntamento per il colloquio di accoglienza. Fornisce indicazioni sulla documentazione necessaria per l’iscrizione nella scuola italiana.

Durante il colloquio d’accoglienza il referente per gli stranieri compila una scheda con i dati utili dello studente (anagrafica, percorso scolastico, interessi e prospettive, conoscenza della lingua). Prospetta alla famiglia le diverse possibilità della scuola italiana e propone un percorso appropriato. Se la richiesta riguarda lo stesso liceo Copernico, espone chiaramente alla famiglia le eventuali difficoltà che lo studente potrebbe incontrare e le prospettive che la scuola offre sia per quanto riguarda il curriculum generico, sia per quanto riguarda le iniziative di supporto agli studenti stranieri.

Il referente per gli stranieri o il dirigente verificano la disponibilità di posti nella scuola o nelle scuole così individuate. Dopo averne ottenuto l’assenso, la segreteria invia i dati fin qui raccolti all’istituto di destinazione, verificando in seguito che l’iscrizione sia andata a buon fine. Qualora invece sia stata giudicata appropriata l’iscrizione interna si passa ai punti successivi.

Iscrizione interna degli studenti NAI

Il referente per gli stranieri, in accordo con il dirigente, individua una classe in cui inserire lo studente, previo parere favorevole del coordinatore e/o di altri membri del Consiglio di classe.

Ai sensi delle norme vigenti lo studente deve essere inserito nella classe che gli compete per età anagrafica o in quella immediatamente precedente.

Se opportuno si può predisporre un test di accertamento sulle materie caratterizzanti del percorso scolastico per la determinazione di una classe superiore alla prima3.

Appena completata l’iscrizione lo studente viene segnalato al CPIA che lo iscrive (previo test di livello) a corsi pomeridiani di italiano L2 e predispone un programma per far sostenere allo studente l’esame di terza media (obbligatorio perché il percorso di secondaria superiore sia ritenuto valido).

Il referente per gli stranieri prepara l’accoglienza dello studente, coinvolgendo la classe nell’integrazione del nuovo compagno. Attiva tutte le risorse disponibili per l’alfabetizzazione (se necessaria) predisponendo eventualmente un orario alternativo con attività fuori classe anche in orario curricolare. Insieme al consiglio di classe prepara un percorso personalizzato.

Alunni stranieri provenienti dalla scuola italiana

Il personale di segreteria accoglie l’iscrizione e fa compilare una scheda di rilevamento da consegnare al referente per gli stranieri. Consegna alla famiglia documentazione bilingue sulla scuola (se disponibile).

Il referente esamina la documentazione eventualmente trasmessa dalla scuola media di provenienza e comunica al consiglio di classe le criticità.

Il coordinatore di classe rileva le situazioni di disagio e criticità, sia in generale sia per quanto riguarda l’italiano L2 segnalandole al referente per gli stranieri. Se necessario il cdc convoca la famiglia per approfondirne le motivazioni e le aspettative e valuta la possibilità del percorso personalizzato o del riorientamento.

Il referente per gli stranieri raccoglie ed interpreta i dati globali. Propone e coordina, sulla base dei dati raccolti, interventi di sostegno all’apprendimento.

Il percorso personalizzato

Per gli studenti che manifestano considerevoli difficoltà di tipo linguistico il Consiglio di Classe individua, se necessario, percorsi facilitati o, nei casi più difficili, per obiettivi (ipotizzando così un livello minimo di conoscenza per raggiungere la sufficienza).

Il percorso può essere rivisto e corretto dopo il primo scrutinio.

Il percorso non costituisce la chiave di volta per una promozione garantita, ma è lo strumento per aiutare gli studenti da poco inseriti nella scuola italiana a superare le iniziali difficoltà, così come prescrive la legge. Di fronte ad adeguata motivazione e ad un impegno costante può costituire la premessa per una valutazione articolata nell’arco di due anni.

Secondo gli accordi sopra citati il percorso di sostegno allo studio e facilitazione non si esaurisce con il secondo anno ma si estende a tutti e cinque gli anni, sia pure in forma non intensiva.

La documentazione relativa viene conservata nel fascicolo personale dello studente in Segreteria, in modo che i Consigli delle classi successive possano prenderne atto.

Alcune prassi possibili:

In base anche alle competenze pregresse del ragazzo i docenti del Consiglio di Classe selezionano le unità didattiche che meno richiedono, per un corretto svolgimento, competenze linguistiche evolute.

Si può assegnare allo studente del lavoro individuale, extra o in sostituzione di quello collettivo. Per alcuni argomenti è forse possibile che il ragazzo trovi libri di testo nella propria lingua o in lingua veicolare. Per quanto riguarda italiano, storia, storia dell’arte può preparare relazioni sulla propria cultura d’origine, ecc.

Le valutazioni di un corso italiano L2 possono in certi casi integrare la valutazione di italiano.

Le attività di supporto di italiano L2

Tali attività sono articolate e flessibili, gli studenti ne usufruiscono in misura diversa e con varie combinazioni in ragione delle esigenze curricolari e del loro livello linguistico.

Possono comprendere:

• lezione in classe omogenea con insegnante di italiano L2

• sportello didattico individuale o in gruppi ristretti, con insegnanti di materie curricolari, che impartendo conoscenze e competenze analoghe a quelle della classe curino anche l’acquisizione di un lessico specifico e l’esposizione.

• pacchetti didattici su specifiche competenze forniti dall’insegnante L2 da svolgere autonomamente

• tutoring fra pari su materiali forniti dai docenti, gestito da studenti italiani (è anche possibile utilizzare l’ora alternativa a religione)

• laboratorio linguistico

• lezioni in e-learning

Figure interessate

Collaborano alle azioni, nelle loro diverse parti e per le loro specifiche competenze, oltre al Preside, al personale di segreteria e ai Consigli di Classe:

• la funzione strumentale per l’accoglienza e l’orientamento in entrata

• Il referente per gli stranieri

• i docenti che svolgono corsi e sportelli di supporto di italiano L2

• i responsabili di progetti connessi alla prevenzione del disagio, all’educazione interculturale e multietnica.

Il referente per gli stranieri

Oltre a svolgere i compiti sopra accennati il referente per gli stranieri:

• redige il progetto stranieri annuale in ragione delle esigenze e delle opportunità che si presentano di volta in volta

• mantiene rapporti e collabora, quando possibile, con i referenti delle altre scuole e con enti ed istituzioni del territorio che a vario titolo si occupano degli stessi temi.

• raccoglie e archivia materiale documentario (compreso quello prodotto nella scuola)

• collabora alle attività che favoriscano l’integrazione.