Tiro con l'arco
Il tiro con l'arco è uno sport di antiche origini. Diverse, nelle gare nazionali e internazionali, sono le prove che contraddistinguono questa disciplina.
L'arco (come strumento di difesa) ma anche come strumento di caccia, svago e di sport) è uno dei primi congegni primitivi evoluti e certamente una tra le invenzioni più originali dell'umanità, che lo ha sviluppato, nelle varie aree del pianeta, in tempi diversi e indipendenti.
Si ritiene che la prima raffigurazione di un arco si possa indicare in un graffito di circa trentamila anni fa. Sicuramente sin dal Paleoliticol'umanità si serviva di questo strumento come sistema di caccia per tentare di colpire le prede mantenendosi a distanza di sicurezza.
Il tiro con l'arco comparve per la prima volta ai Giochi olimpici del 1900 a Parigi. Escluso dopo il 1920 è stato riammesso a partire dalleOlimpiadi di Monaco di Baviera del 1972; da allora è una delle specialità olimpiche.
In Italia il tiro con l'arco fu a lungo considerato poco più di un passatempo per ragazzi; iniziò ad essere praticato come sport negli anni trenta, sotto il regime fascista: questa era infatti la disciplina riservata alle "Giovani Italiane". Fu organizzato anche un campionato femminile promosso dall'Accademia di Educazione Fisica di Orvieto. Nel 1956 a Treviso prese forma la prima società ("Compagnia") italiana e iniziarono a essere organizzate le prime competizioni, aperte a entrambi i sessi.
Dall'anno scolastico 2018-2019 presso il liceo Copernico si svolgono nelle classi del triennio, durante le ore curriculari di Scienze motorie, alcuni incontri di conoscenza e approfondimento della disciplina di tiro con l’arco, attività sportiva nella quale occorrono doti e capacità di estrema destrezza, si eseguono movimenti precisi, rapidi e armonici ed è richiesto un impegno muscolare, anche se di media entità, determinato quasi esclusivamente dalla tensione dell’arco, ove un carico derivato dalla trazione della corda di un arco al momento dello scoccare può arrivare a 23 kg e anche oltre.
Durante il tiro il corpo deve restare in equilibrio e il mantenimento di un elevato controllo posturale in tutte le fasi è fondamentale.
Anche le risorse mentali ricoprono un ruolo decisivo in questo sport, relativamente alla gestione dell’ansia e soprattutto alla conoscenza che ogni atleta deve avere del proprio livello di “attivazione” psicofisiologico, associato al proprio rendimento ottimale.
FOTOGRAFIE DELL'ATTIVITA' NEGLI ANNI PRECEDENTI